Una migliore conoscenza della topografia della città greco-romana rappresenta uno degli obiettivi a medio-lungo periodo del progetto di ricerca. Il tema proposto dall’area del ‘quartiere bizantino’ è essenzialmente di natura topografica e deriva dall’orientamento nettamente divergente dei due maggiori complessi monumentali antichi di questa porzione della città: il tempio di Apollo Pizio e il c.d. Pretorio.
Per spiegare questa circostanza sono state finora avanzate diverse ipotesi, nessuna tuttavia suffragata dagli indispensabili riscontri archeologici. Lo scavo nell’area del quartiere bizantino è stato dunque progettato anche nella prospettiva di individuare una o più aree libere nel fitto tessuto insediativo di epoca postclassica, all’interno delle quali sia possibile condurre una indagine stratigrafica in profondità specificamente orientata proprio a fornire nuovi dati per la soluzione del complesso problema topografico cui si è accennato.
In questa prospettiva, il progetto di ricerca si raccorda strettamente con le indagini attualmente in corso nelle aree immediatamente adiacenti, la prosecuzione degli scavi nell’area del ‘Pretorio’ (condotta dalle équipes delle università di Macerata e Milano) e la prosecuzione dell’indagine avviata nel 2001 nell’area del c.d. teatro piccolo del Pythion, condotta dall’università di Padova.